mercoledì 16 luglio 2014

VIDEO: VACANZE SICURE ANCHE CON IL MOSE CHIUSO -

SUEM 118 e GUARDIA COSTIERA ESERCITAZIONE MOSE Nel contesto di VACANZE SICURE, il progetto finanziato dalla regione veneto nel 2012 e 2013 per garantire l'assistenza sanitaria ai turisti intra ed extra ospedalieri si è svolta a fine giugno un'esercitazione congiunta con la centrale operativa suem 118 di Mestre e il 1530 di Roma operativo della guardia costiera e della capitaneria di Porto di Chioggia. Scopo dell'esercitazione è stato quello di testare un protocollo di soccorso sanitario in mare nei giorni in cui la bocca di porto di chioggia sarà chiusa . Un protocollo che comunque resterà operativo in caso di future eventualità in cui il porto dovesse essere chiuso e ci fosse necessità dell'intervento sanitario in mare. L'esercitazione si è svolta ipotizzando la necessità di soccorso di una persona al largo del porto di Chioggia, utilizzando i mezzi della guardia costiera :dalla partenza con imbarco del personale sanitario presso la piazzetta di Vigo ( in alternativa Punta Poli quando c'è il mercato settimanale) lo sbarco al cantiere del Mose, l'attraversamento a piedi fino alla motovedetta ( oltrepassando il blocco ) nuovo imbarco da là fino alle coordinate del randez vous con l'infortunato virtuale e poi all'attracco presso la darsena Oasi sulla foce del Brenta. C'è un paziente in mare? Deve essere trasportato a Chioggia? Come si deve fare? Chi ci va? Come ci arriva il personale sanitario? Tutte eventualità alle quali la centrale operativa deve rispondere nel più breve tempo possibile considerando anche la sicurezza degli operatori che devono essere imbarcati. Il tutto cronometrato al secondo, considerando anche tutte le varie ipotesi come l'utilizzo della piazzola per l'elisoccorso situata nel cantiere di Ca'Roman e sempre considerando che le condizioni meteo possano permettere l'utilizzo delle unità della guardia costiera. Ma anche con altre variabili quali potrebbero essere per esempio la possibilità che il blocco del porto non sia totale e quindi la necessità che il coordinamento delle centrali operative sia un meccanismo perfettamente oliato dove nulla è lasciato all'improvvisazione. Il protocollo poi sarà alla firma dei vari attori: la capitaneria di porto, l'usl 14 e il consorzio venezia nuova.

sabato 12 luglio 2014

CHIUDE IL RISTORANTE ACQUAPAZZA IN VAL DA RIO: SECONDA GESTIONE CHE FINISCE MALE

Chiuso da giovedì per sfratto esecutivo il ristorante AQUAPAZZA di Val Da Rio, il locale che è di proprietà di ASPO ( Azienda speciale del Porto di Chioggia) in gestione dal novembre 2012 alla società P1 srl il cui socio unico è Raffaele Pagan, alla terza generazione di ristoratori.. Prima di Pagan c’era stata una precedente gestione, anche quella finita male. “ Sapevamo che non sarebbe stato facile riuscire a portare avanti un locale così grande, eravamo consapevoli della crisi e di tutte le difficoltà per rilanciarlo avevamo sperato nelle potenzialità investendoci non pochi soldi “ Ci riferisce il giovane Pagan, 26 anni il prossimo agosto. Entrambe le gestioni sono state assegnate con modalità diversa del bando pubblico, dopo che il primo era andato completamente deserto. “ Non abbiamo nulla contro l’amministrazione di Aspo, sicuramente avremo fatto anche noi i nostri errori però quel locale non può sostenersi da un punto di vista finanziario facendo solo ristorazione con un porto che è praticamente fermo, il nostro progetto era di poter fare anche altro: feste, musica, matrimoni ma gli impedimenti contrattuali e la burocrazia ci ha stroncati, lavorare in Italia è impossibile, è probabile che ci sposteremo all’estero.”

giovedì 3 luglio 2014

OCULISTICA CHIOGGIA, ARRIVATO IL NUOVO FLUORANGIOGRAFO

il direttore generale dell'Ulss 14 Giuseppe Dal Ben con il primario di Oculistica di Chioggia Pino RIZZO e una parte del personale del servizio Il servizio di Oculistica dell’Ospedale di Chioggia rinnova il suo “parco macchine” con l’arrivo del nuovo Fluorangiografo, un apparecchio che permette di eseguire uno degli esami più importanti nella diagnostica delle malattie della retina e della coroide. Tutto ciò accade dopo che l’Unità Operativa Complessa è stata oggetto di un importante restyling che le ha cambiato volto, dotandola di due nuove sale di attesa (una dedicata agli utenti esterni e un’altra per il prericovero, dove i pazienti vengono preparati per gli interventi chirurgici) e di due ambulatori in più rispetto a prima, arrivando così a otto. “Abbiamo sostituito il vecchio apparecchio ormai obsoleto e superato – spiega il primario Pino Rizzo – con uno nuovo e al passo con i tempi e la tecnologia. E’ uno strumento importantissimo che ci permette di individuare con precisione le zone ischemiche e la presenza di neovasi occulti, vasi che si sviluppano a causa di un danno della retina legato a molteplici fattori. Fondamentale nella diagnosi della retinopatia diabetica e della maculopatia, quest’ultima una malattia della retina, legata soprattutto all’età: a Chioggia circa 350 ultrasettantenni sono seguite dal nostro servizio per questa patologia che può essere estremamente invalidante portando spesso ad una cecità civile”. Ma come viene eseguito l’esame? Bisogna essere a digiuno, nel corso dell’accertamento viene iniettato un colorante in vena che arrivato a livello dei microvasi sanguigni della retina consente di visualizzare eventuali danni al tessuto retinico dovuti a varie patologie. Se la diagnosi è tempestiva, la malattia viene trattata con il laser fotocoagulativo con buone probabilità di guarigione. “Grazie alla realizzazione della nuova logistica dei locali, più funzionale ed efficace – aggiunge Rizzo – abbiamo reso più confortevole ed efficace la “presa in carico” del paziente che è seguito dalla A alla Z in tutto il processo assistenziale senza che debba lui in prima persona preoccuparsi di prenotare visite successive o, addirittura, l’intervento chirurgico. Nel momento in cui accede al nostro servizio siamo noi ad organizzargli tutto l’iter per il trattamento di cui necessita a seconda delle esigenze e dei problemi manifestati”. Nel servizio di Oculistica accedono per visite ed accertamenti ambulatoriali circa 80 persone al giorno; vengono effettuati circa 25 interventi chirurgici alla settimana a cui si aggiungono sedute mensili di interventi in anestesia generale, sedute per iniezioni dentro l’occhio “intravitreali” per problemi di maculopatia, per edema maculare diabetico o a causa di trombosi retiniche; circa 350 all’anno sono i pazienti extra Ulss che accedono al servizio per intervento chirurgico. “Era doveroso che l’Oculistica, già importante polo di riferimento per i cittadini di Chioggia – ha dichiarato il direttore dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben – fosse rivista dal punto di vista logistico (prima si articolava lungo uno spazio più angusto e aveva solo una sala di attesa, meno ampia e confortevole di quella attuale) per garantire sempre prestazioni di qualità e un servizio di eccellenza. A fianco della miglioria strutturale e della professionalità dei medici che vi lavorano, però, non ci dimentichiamo di potenziare il servizio anche dal punto di vista tecnologico. Buon lavoro a tutti”.

mercoledì 2 luglio 2014

TERMINATE LE RICERCHE DEL PRESUNTO SCOMPARSO

“ Non riteniamo di continuare le ricerche in quanto non abbiamo avuto nessuna denuncia di persone scomparse e non è stato rinvenuto sulla spiaggia alcun oggetto, indumenti, asciugamani o altro che faccia pensare a una sparizione. Inoltre, le ore di perlustrazioni effettuate con il dispiegamento di una quantità di mezzi (barche, elicotteri e sommozzatori), in un’ampia zona, hanno dato esiti negativi “ Queste le motivazioni ufficiali della Guardia Costiera che determinano l’interruzione delle ricerche del presunto scomparso di martedì pomeriggio, potrebbe essere stato un falso allarme che però ha dato modo di dimostrare l’efficienza e la grande disponibilità di uomini e mezzi della capitaneria di porto, dei vigili del fuoco e della Guardia di Finanza che dopo solo dieci minuti erano già sul luogo dell’allarme.






Il drammatico pomeriggio di ricerche seguito dal vivo da migliaia di persone e su internet ha alimentato immediatamente ( potevano non esserci?) sia le polemiche sui costi a carico della collettività che il susseguirsi di falsi allarmi. Da ieri quando ancora era evidente che i mezzi di soccorso stavano ancora cercando con mezzi della guardia costiera e l'elicottero che batteva praticamente palmo a palmo tutta la zona continuavano ad arrivarci messaggi che davano per scontato il ritrovamento della persona senza vita, qualcuno è perfino arrivato a dichiarare che era un chioggiotto di 18 anni. Invece, fortunatamente, dalle indicazioni della guardia costiera si può presumere con una certa ragionevolezza che non ci sia nessun disperso e che, eventualmente, la responsabilità non sta in capo al bagnino che ha svolto il proprio lavoro da protocollo ma alle persone, e sono tante, che entrano in mare senza coscienza dei limiti.