Sull’albo pretorio on line con data 05 settembre 2012 è
comparso un avviso nel quale si rende noto che l’amministrazione comunale
intende affidare ad una cooperativa sociale di tipo B la gestione del servizio
di scodellamento e assistenza durante la refezione scolastica in alcuni plessi
scolastici impossibilitati a garantire il servizio con proprio personale per
carenza di organico.
La notizia ci incuriosisce in quanto probabilmente a causa
della nostra non più giovanissima età ad una prima lettura ci sembra strano che
alcune scuole del comune di Chioggia abbiano carenze di organico tali da
costringere il comune a rivolgersi a personale esterno.
Dopo aver effettuato delle verifiche abbiamo scoperto che lo
scodellamento, l’assistenza ai bambini durante la refezione, è una funzione di
competenza del comune, la titolarità del servizio di refezione scolastica e
tutte le funzioni ausiliarie al servizio di refezione scolastica spettano al
comune. Nel 2000, con il passaggio del personale delle scuole dal comune allo
stato, perché in passato il comune svolgeva queste funzioni attraverso i
bidelli che erano propri dipendenti (mentre poi i bidelli sono diventati appunto
personale statale), è stato steso un protocollo di intesa tra il Ministero
dell'istruzione, Unci, Upi, Anci e quant'altro perché queste funzioni potessero
essere svolte dai comuni attraverso i bidelli tramite convenzione con le scuole
e il pagamento alle scuole di un compenso che poi veniva dato ai bidelli che
offrivano la propria disponibilità. Allora il compenso era di 955 euro annui,
però è facoltativo: le scuole non possono obbligare i bidelli a questo tipo di
servizio. Con la crisi e il taglio delle risorse è successo che molte scuole si
sono trovate in difficoltà, in molte altre i bidelli stessi hanno detto
"no, noi non ci stiamo". Peraltro da allora l'indennizzo è stato
aumentato, da 955 euro si è arrivati a 2000. Il nostro comune è uno di quelli che
dà questo compenso per funzione ad anno più alta: il bidello che fa lo
scodellamento prende 2000 euro in più all'anno; se però non è disponibile non
può essere obbligato.
L'amministrazione comunale è quindi costretta ad avvalersi
con altre risorse di un soggetto esterno per garantire il servizio. In
passato è stato chiesto a ditte che gestiscono servizi analoghi che hanno costi
esorbitanti, l'unica possibilità che resta è il convenzionamento con
cooperative sociali di tipo B, perché questi sono servizi che entrano nelle
competenze di quel tipo di cooperativa sociale. Attualmente succede che alcune
scuole hanno una parte del personale interno, un'altra parte no e il comune
deve integrare per la differenza.
In pratica altri comuni per le stesse funzioni pagano ancora
meno di mille euro; a Chioggia, invece, in accordo con i sindacati di comparto
scuola si è arrivati a 2000 euro a funzione ancora due anni fa… "Non
voglio farlo perché non ho tempo, non ho voglia”. Si tratta di persone che
lavorano da molto tempo nell'ambito della scuola, non sono giovani che hanno
bisogno di guadagnare - ci è stato detto. Se ci fosse la funzione mista sarebbe
un bel risparmio per il comune: un conto è pagare 2000 euro in un anno per
quelle mansioni un conto è invece pagare ad ore. Abbiamo voluto sentire però
anche il parere degli operatori scolastici che assicurano che non si tratta di
mancanza di volontà di fare un servizio poco gradito, il fatto è che i tagli
non hanno risparmiato neppure i bidelli e che quindi si trovano in difficoltà
già a svolgere le normali funzioni di assistenza e di pulizia, senza contare
che effettivamente in certe situazioni assistere la refezione e magari
occuparsi un attimo prima dei servizi igienici non è proprio il massimo.
A Camponogara, per esempio, l’amministrazione si avvale
dell’Auser, la stessa associazione che a Chioggia è conosciuta per i nonni
vigile… Quindi, dopo i nonni vigili e le proposte di nonni giardinieri, sembra
che avremo anche i nonni… bidelli! (A. Comparato)
pubblicato sulla NUOVA SCINTILLA il 13 sett 2012
Fra poco rimpiangeranno quei 2.000 euro...
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