giovedì 31 maggio 2012

ALESSANDRO PENZO E' MEMBRO DEL CENTRO INTERUNIVERSITARIO

Il PDL reagisce decisamente alla giuste critiche della anti politica e nomina il concittadino Alessandro Penzo membro del consiglio direttivo del centro interuniversitario di studi veneto. Ieri con 24 voti favorevoli il sempre attivo presidente dell'associazione del quartiere tombola con ben 24 voti del consiglio regionale è stato nominato all'interno del Centro Interuniversitario di Studi Veneti, cui partecipano le Università degli Studi di Venezia, Padova, Verona, Udine, Trieste e Trento, ha lo scopo di favorire la collaborazione scientifica fra docenti e ricercatori degli Atenei, rivolta alla documentazione e allo studio scientifico della letteratura, della lingua, della cultura e delle tradizioni venete sia in Italia che nelle comunità di origine veneta all'estero. Alessandro Penzo è stato presidente dell'avis, nella precedenti tornate elettorali ha partecipato correndo come candidato consigliere in Alleanza Nazionale,è stato candidato in una lista di destra anche alle Elezioni Europee Elezioni Provinciali del giugno 2009 a padova, sicuramente si trattava di una candidatura di sostegno. Dovrebbe avere avuto anche un cavalierato, insomma un cv di tutto rispetto per qualche consigliere regionale del pdl desideroso di rafforzare la presenta nel contesto cittadino e di lanciare nel mondo della cultura regionale. Ovviamente auguriamo buon lavoro al nostro concittadino anche oggi presente sulla stampa locale per difendere i giusti diritti dei residente del quartiere della Tombola. Andrea Comparato

domenica 27 maggio 2012

RINVENUTI DUE RESIDUATI BELLICI SULLE FOCI DELL'ADIGE

Nella giornata di sabato durante le operazioni di bonifica bellica nelle foci del fiume Adige, disposte dalla Capitaneria di Porto per i lavori di dragaggio finalizzati al ripascimento delle spiagge del litorale, sono stati rinvenuti n. 2 (due) ordigni residuati bellici da parte dei mezzi nautici della ditta incaricata. Si tratta di una granata d’artiglieri da 75 mm e di una bomba da mortaio del calibro di 81 mm circa, quest’ultimo risalente, molto probabilmente, al 2° conflitto mondiale. La Capitaneria di Porto di Chioggia, ha provveduto ad emanare un avviso di pericolosità, al fine di interdire a tutte le unità il transito nello specchio acqueo sopramenzionato in attesa del successivo brillamento che avverrà nei prossimi giorni a cura del Nucleo Artificeri Sdai della Marina Militare

venerdì 18 maggio 2012

servizi straordinari di controllo del territorio ad opera della polizia

Continua l’attività di prevenzione dei reati della Polizia di Stato nel comprensorio di Chioggia – Sottomarina e località limitrofe. In particolare, nella serata di ieri, giovedì 17 maggio, sull’intero territorio del comune di Chioggia gli operatori del locale Commissariato di Pubblica Sicurezza, unitamente a due equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Veneto di Padova, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio mediante verifiche su strada, posti di controllo sulla viabilità principale e verifiche sui locali pubblici. Durante l’attività di Polizia, che ha impegnato tre pattuglie della Polizia di Stato nel quadrante serale ma anche altre unità operative nel corso dell’intera giornata, sono stati identificate oltre cinquanta persone e fermati diversi veicoli in transito nella città e lungo la strada statale Romea al fine di identificarne gli occupanti e verificare la regolarità dei documenti di circolazione del veicolo. La medesima attività ha interessato anche 4 pubblici locali della nota località turistica del litorale sud della provincia di Venezia. Nel corso dell’intera attività di prevenzione operato dalle Forze dell’Ordine, non sono state riscontrate situazioni di illegalità o di abuso. Il controllo del 17 maggio rientra nei servizi straordinari di controllo del territorio voluti dal Questore di Venezia che si svolgono ormai in maniera sistematica a Chioggia e che sono volti a prevenire fenomeni di criminalità diffusa, immigrazione clandestina, spaccio di sostanze stupefacenti e commercio abusivo.

mercoledì 16 maggio 2012

ORDINANANZA DI CHIUSURA ACCONCIATORE IN CALLE MANFREDI

S.Cristoforo) n. 264 – Palazzo Morari U.O. Commercio in sede fissa – Artigianato di servizio Chioggia, 08/05/2012 Il Dirigente: Dott. Michele Tiozzo Il Resp. del Proc. e dell'istruttoria: D.ssa Sara Monaro tel. = 0415534994 fax = 0415534962 Prot.22175 ORDINANZA N. 113 OGGETTO: Ordinanza di cessazione dell’attività di acconciatore nei locali siti in Chioggia Calle Manfredi 240. Ditta Renier Dina nata a Chioggia il 03/04/50. IL DIRIGENTE vista la comunicazione inerente la verifica fiscale effettuata nei confronti della Sig.ra Renier Dina (nata a Chioggia il 03/04/50 ed ivi residente in Borgo S.Giovanni nr. 892/A (C.F.: RNR DNI 50D43 C638A) da parte del Comando Compagnia Guardia di Finanza di Chioggia trasmesso in data 18/04/12 nr. 0176087/12 (acclarata al protocollo comunale in data 23/04/12 nr.20018), dal quale si rileva che nell’ambito di un controllo ispettivo trasmesso in data 23/03/12 è stato rilevato che la Sig.ra Renier ha esercitato in completa evasione di imposte l’attività di parrucchiera presso il civico 240 di Calle Manfredi in Chioggia (VE), dotando l’immobile di tutta l’idonea attrezzatura necessaria per un salone di parrucchiera; Visto il verbale n° 36/R/2012 del 24/04/12 elevato dal Comando Polizia Locale Servizio Polizia Commerciale per violazione degli artt. 2 e 7 della L.R. 23 ottobre 2009, n.28 (disciplina dell’attività di acconciatore), in relazione all’art. 2 legge 17 agosto 2005 n. 174 (richiamato da art. 22 Regolamento Comunale per l’esercizio delle attività di acconciatore ed estetista - deliberazione del Sub Commissario n. 45 del 08/03/11) per l’esercizio dell’attività di acconciatore senza la presentazione di apposita segnalazione certificata di inizio attività; dato atto quindi che presso i locali siti in Chioggia Calle Manfredi nr.240 la Sig.ra Renier Dina ha avviato un’attività imprenditoriale di acconciatore senza aver presentato all’Amministrazione comunale territorialmente competente apposita dichiarazione di inizio attività con le modalità previste dall’art. 19 della legge 07/08/90 nr.241, corredata della documentazione prescritta dalla normativa vigente in materia; richiamati gli articoli del regolamento comunale approvato con deliberazione del Sub Commissario n. 45 del 08/03/11:

sabato 12 maggio 2012

DOLFIN: PRIME CREPE NELLA MAGGIORANZA


Secondo il consigliere Marco Dolfin sarebbe finita la luna di miele all'interno della maggioranza.
Le percezioni del capogruppo della Lega Nord sarebbero motivate in primo luogo dagli interventi del capogruppo del PD, Mauro Boscolo Bisto che all'ultima riunione dei capigruppi, sempre secondo Dolfin, avrebbe richiesto che i consiglieri comunali venissero informati preventivamente dalle intenzioni della giunta con maggiori ragguagli quali cronoprogrammi dei lavori e altro.



Altro indizio sarebbe una distribuzione di volantini presso i residenti di viale Umbria sottoscritta da Mauro Bisto, Chrstian Papo e Davide Tiozzo nel cui testo si informava la cittadinanza su un'interpellanza presentata dai tre, già pubblicata sulla stampa locale, appunto su lavori di pulizia delle aiuole del citato quartiere.
" Nulla di particolare" replica il Bisto " Sottoscrivo tranquillamente tutte le interpellanze che vengano presentate da qualsiasi consigliere comunale che ponga all'attenzione dell'amministrazione problematiche cittadine" e i volantini?
" Penso che la figura del consigliere comunale debba essere valorizzata, visto che ci mettono la faccia in campagna elettorale, quindi abbiamo deciso che ogni volta che un consigliere presenta un'interpellanza di stampare una cinquantina di copie e distribuirla ai cittadini che possono essere sensibili a un problema particolare, anche perché non sempre riescono ad essere informati a sufficienza".

venerdì 11 maggio 2012

ANCORA GUAI PER L'HOTEL CAPO EST

Ieri, con ordinanza del sindaco, è stato chiuso l’HOTEL CAPO EST, l’amministrazione comunale è stata costretta ad emettere il provvedimento in quanto dopo la nota vicenda di capodanno erano emerse delle carenze nell’ambito della sicurezza che avrebbero dovuto essere sanate entro un determinato periodo di tempo, già gli uffici hanno difficoltà ad evadere le pratiche quando si tratta di richieste relativamente semplici figuriamoci nel caso di un albergo dove le norme richiedono, giustamente , una serie di complesse procedure che richiedono le competenze di numerosi professionisti, tecnici e costi già difficili da affrontare in tempi normali figuriamoci in questo periodo drammatico.
Non conosciamo direttamente il contesto dell’Hotel Capo est, la cui gestione sta prendendo una legnata dietro l’altra immaginiamo però che non sia dovuta a menefreghismo o malafede, senz’altro i titolari stanno cercando di provvedere con tutte le loro forze tanto è vero che il progetto è stato presentato all’urbanistica.



Fonti autorevoli dell’amministrazione assicurano che non si tratta di un provvedimento sine die ma che nel momento in cui il CAPO EST si sarà messo a norma con gli adempimenti sulla sicurezza, potrà riaprire immediatamente.
Abbiamo preferito non contattare direttamente la gestione in quanto pensiamo che il momento non è opportuno e avremmo potuto essere fraintesi, ci permettiamo di dire che in questo momento in cui tutte le famiglie, le categorie, subiscono vere e proprie vessazioni, che padri di famiglia non riescono a portare a casa uno stipendio decoroso da tantissimi mesi,ci permettiamo di lanciare un messaggio di solidarietà, seppur misurata, ad una famiglia, perché si tratta di una famiglia, che è cosciente di aver fatto degli errori che tende quanto prima a rimediare nonostante le difficoltà economiche che appartengono indistintamente a tutti.
Quindi nessuna giustificazione per quello che è successo ma una grande volontà di rivalsa e di riprendersi.
Andrea Comparato

mercoledì 9 maggio 2012

PROBLEMI DI INSETTI ALLA MATERNA MADRE TERESA DI CALCUTTA


Qualche problema di insetti alla materna Madre Teresa di Calcutta di via Domenico Schiavo,con l'aumentare delle temperature c'è stato un corrispondente aumento degli insetti che ha fatto allertare il servizio disinfestazioni del comune che ha fatto una prima disinfestazione sabato scorso e una seconda ieri ( merc 9/5)ora si attende il referto dell'usl che è competente per decidere se ci sono rischi per i bambini.




La disinfestazione consiste nell'utilizzo di un liquido ecologico a basso impatto ambientale che va a colpire quella gamma di insetti, non colpisce solo gli scarafaggi ma anche le formiche, una gamma di insetti che hanno determinate dimensioni.

sabato 5 maggio 2012

IL TAR HA RESPINTO IL RICORSO DELL'HOTEL CAPO EST


il TAR RESPINGE IL RICORSO PRESENTATO DALL'HOTEL CAPO-EST CONTRO IL PROVVEDIMENTO DI CHIUSURA DI UN MESE CHE ERA STATO DECISO DAL PREFETTO DI VENEZIA IN SEGUITO ALLE VICENDE
DELLO SCORSO CAPODANNO



N. 00590/2012 REG.PROV.COLL.
N. 00506/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto
(Sezione Terza)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 506 del 2012, proposto da:
Giuliano Boscolo Meneguolo, rappresentato e difeso dagli avv. Fiorenza Scagliotti, Giuseppe Farina e Sergio Dal Pra', con domicilio presso la Segreteria del T.A.R., ai sensi dell'art. 25, comma 1, cod. proc. amm..
contro
l’Amministrazione dell'Interno, in persona del Ministro pro tempore, rappresentata e difesa dall'Avvocatura distrettuale dello Stato, domiciliata per legge in Venezia, San Marco, 63;
per l'annullamento
del provvedimento del Questore della provincia di Venezia Cat. 23/Amm./12 del 29.3.2012, notificato in pari data al titolare Giuliano “Meneguolo” Boscolo, con in quale è stata sospesa la licenza n. 373/1985 per l’attività di albergo, ristorante e bar, nei locali siti in Chioggia, via Colombo, n. 170, all’insegna “Hotel Capo Est”

Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio del Ministero dell'Interno;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 19 aprile 2012 il dott. Stefano Mielli e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Sentite le stesse parti ai sensi dell'art. 60 cod. proc. amm.;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.

FATTO e DIRITTO
Il ricorrente gestisce da molti anni un albergo, con ristorante e bar, con l’insegna “Hotel Capo Est” a Chioggia, ed impugna il provvedimento del 29 marzo 2012 con il quale il Questore della provincia di Venezia ha disposto, ai sensi dell’art. 100 del R.D. 18 giugno 1931, n. 773, la sospensione per la durata di trenta giorni dell’attività, in relazione a dei gravi episodi accaduti nella notte di San Silvestro.
Tale provvedimento è impugnato, con richiesta di risarcimento danni, per le seguenti censure:
I) violazione dell’art. 100 del R.D. 18 giugno 1931, n. 773, perché mancano i requisiti di abitualità della situazione di pericolo richiesti dalla norma invocata, e il tempo decorso dagli episodi rivela il perseguimento di un intento punitivo estraneo alla norma;
II) violazione, sotto altro profilo, dell’art. 100 del R.D. 18 giugno 1931, n. 773, e della legge 25 agosto 1991, n. 287, perché viene applicata una sospensione della durata superiore a quindici giorni in assenza dei presupposti richiesti da quest’ultima norma, e non vi è stata alcuna considerazione del danno cagionato dall’immediato allontanamento dei clienti della struttura a seguito dell’esecuzione del provvedimento impugnato.
Si è costituita in giudizio l’Amministrazione concludendo per la reiezione del ricorso.
Il ricorso è infondato e deve essere respinto.
Nel caso all’esame il provvedimento impugnato indica in modo esaustivo gli elementi posti a fondamento della sospensione dell’attività.
Sul punto precisa che la notte di San Silvestro, a seguito di una segnalazione, una pattuglia della Polizia di Stato si è recata presso l’albergo trovando un numeroso afflusso di giovani (inizialmente 53, in seguito 113), dei quali molti minorenni (inizialmente 32, in seguito 74), non regolarmente registrati, distribuiti nelle camere comprese tra il secondo ed il quinto piano senza la possibilità di utilizzo di uno spazio comune, alcuni trovati in possesso di sostanze stupefacenti, in condizioni di una generalizzata sporcizia (causata da residui di cibo, mozziconi di sigaretta, bottiglie e lattine vuote abbandonati lungo il calpestio), in una struttura carente rispetto alla normativa antincendi (per la mancanza di estintori, dell’indicazione delle vie d’esodo, per l’instabilità di una porta antincendio, e per il distacco del pulsante di emergenza incendio), e che attorno alle ore 1,15 è stata colpita un’autovettura della Polizia di Stato con un potente petardo che l’ha notevolmente danneggiata al parabrezza ed al cofano.
Il provvedimento impugnato prosegue precisando che l’Amministrazione ha acquisito le memorie ed osservazioni dell’interessato, il quale, a fronte della contestazione della mancata previa acquisizione del consenso dei genitori dei minori, ha successivamente esibito alcune dichiarazioni con le quali alcuni dei genitori hanno prestato il proprio consenso alla presenza dei figli nella struttura.
Tuttavia ad un successivo controllo, per stessa ammissione dei sottoscrittori, le predette dichiarazioni si sono rivelate rese in cambio di una somma di denaro (corrispondente alla restituzione della somma di venti euro corrisposta a titolo di anticipo per la partecipazione alla serata).
Alla luce di tali elementi, puntualmente evidenziati nella motivazione, deve essere respinta la censura di cui al primo motivo, con cui il ricorrente lamenta la mancanza dei requisiti di abitualità della situazione di pericolo richiesti dalla norma invocata.
La giurisprudenza ha chiarito che, ai sensi dell'art. 100 del R.D. 18 giugno 1931, n. 773, la misura della sospensione della licenza di un esercizio, risponde alla ratio di produrre un effetto dissuasivo rispetto alla frequentazione di un luogo di aggregazione, e nel caso all’esame, come correttamente dedotto dalla difesa erariale, non è vero che al ricorrente sia stato contestato un singolo ed isolato episodio, in quanto gli sono stati contestati numerosi episodi avvenuti nel medesimo contesto, che hanno creato gravi disordini ed una condizione di pericolo per l’ordine pubblico, la moralità e il buon costume, come richiesto dalla norma citata.




Quanto alla dedotta tardività, di circa novanta giorni dalla commissione dei fatti, con cui è stato adottato il provvedimento impugnato, che secondo il ricorrente rivelerebbe un intento punitivo, va osservato che in realtà, come afferma la difesa erariale, il tempo decorso è stato riservato ad acquisire in modo completo l’apporto procedimentale dell’interessato: il procedimento è stato avviato il 12 gennaio 2012, il 24 gennaio ed il 13 febbraio sono state acquisite le memorie difensive dell’interessato, il periodo successivo è stato utilizzato per svolgere delle verifiche, dalle quali è emerso che il ricorrente ha assunto le dichiarazioni dei genitori di alcuni minori al fine di attenuare la responsabilità della propria condotta.
L’ultima censura, con la quale il ricorrente lamenta la mancata considerazione dei danni cagionati dall’immediato allontanamento dei clienti dalla struttura, risulta invece priva di riscontri, in quanto dalla nota aggiunta in calce dal provvedimento impugnato, emerge che è stata inibita la possibilità di ricevere ulteriori prenotazioni, senza però impedire il completamento del soggiorno per i clienti già presenti.
In definitiva pertanto il ricorso, e la richiesta di risarcimento danni, per la quale non ricorre il requisito dell’ingiustizia, deve essere respinto.
Le spese seguono la soccombenza e sono liquidate in dispositivo.
P.Q.M.
Il Tribunale amministrativo regionale per il Veneto, terza Sezione, definitivamente pronunciando sul ricorso in epigrafe, lo respinge.
Condanna il ricorrente alla rifusione delle spese di lite in favore dell’Amministrazione, liquidandole in complessivi € 3.000,00 per spese, diritti ed onorari.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.
Così deciso in Venezia nella camera di consiglio del giorno 19 aprile 2012 con l'intervento dei magistrati:
Giuseppe Di Nunzio, Presidente
Riccardo Savoia, Consigliere
Stefano Mielli, Primo Referendario, Estensore


L'ESTENSORE IL PRESIDENTE





DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 23/04/2012
IL SEGRETARIO
(Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)

video d'archivio