martedì 26 gennaio 2016

IL FUTURO ASSETTO DEL PORTO DI CHIOGGIA

Il futuro assetto del porto di Chioggia al centro di un convegno a Roma sui waterfront d'Italia, unitamente al nuovo porto di Napoli Il futuro assetto del porto di Chioggia al centro di un convegno a Roma sui waterfront d'Italia, unitamente al nuovo porto di Napoli. Ieri sera nell'ambito del ciclo di incontri "I lunedì dell'architettura" organizzati da In/Arch, l'Associazione Costruttori Edili di Roma e Provincia ha ospitato di fronte ad una platea di prestigio di circa 300 persone la presentazione dei progetti per le due aree portuali. Al tavolo dei relatori erano presenti il sindaco Giuseppe Casson e Orazio Carpenzano, professore ordinario di Progettazione Architettonica e Urbana dell'Università la Sapienza di Roma, che ha parlato delle nuove opportunità di sviluppo per lo scalo clodiense, oltre alla prof.ssa Guendalina Salimei, architetto e docente universitario italiano, fondatrice del T studio, che invece si è soffermata sul waterfront di Napoli. Le proposte per entrambe le città si misurano con il tema del waterfront, dei tessuti urbani e della geografia dei luoghi, assumendo i dati funzionali dei contesti quali elementi costitutivi per la riconnessione urbana. I nuovi progetti tendono a connettere porto e città e ad articolare nuove figure ambientali e nuovi paesaggi urbani. “Chioggia e la sua dimensione di città portuale sono diventati motivo di confronto approfondito tra tecnici del paesaggio e mondo accademico ai più alti livelli. La riqualificazione del nostro scalo diventa nodale all'interno di una prospettiva di concreto sviluppo dell'intero territorio chioggiotto e del suo hinterland – spiega il sindaco Giuseppe Casson - Il prof. Orazio Carpenzano ha illustrato le caratteristiche principali del nuovo piano, frutto del lavoro che ha visti impegnati, congiuntamente, A.s.po. e Comune di Chioggia. Ciò in forza di un accordo di programma sottoscritto con delibera di giunta n. 136 del giugno 2013. E' un progetto che inserisce armonicamente il Porto nella città, con la quale intende stabilire un dialogo fecondo e produttivo, risultandone infine parte integrante. L'Isola dei Saloni viene destinata alla crocieristica e allo sviluppo turistico. L'area di Val da Rio viene articolata ed organizzata in funzione dell'esaltazione di Chioggia quale terminal fluvio-marittimo, assecondando la progettualità europea che fornisce chiari indirizzi in tale direzione. L'isola dell'Aleghero viene individuata per la collocazione definitiva del mercato ittico all'ingrosso. Su questa ipotesi presto si aprirà un doveroso confronto con le associazioni di categoria e le cooperative coinvolte”. Il progetto, che manca solo degli ultimi dettagli, verrà prossimamente depositato agli atti del Comune e ne verrà formalizzata l'adozione.

2 commenti:

  1. OSSERVAZIONI:

    - Spiega il sindaco Giuseppe Casson : “La riqualificazione del nostro scalo diventa nodale all’interno di una prospettiva di concreto sviluppo dell’intero territorio chioggiotto….”

    - Il prof. Orazio Carpenzano “ E' un progetto che inserisce armonicamente il Porto nella città, con la quale intende stabilire un dialogo fecondo e produttivo......”

    Ed il bombolone GPL, anch’esso è segno di “riqualificazione del nostro scalo” e si “inserisce armonicamente” all’interno di quest’area portuale ??

    Questo convegno a Roma era l’occasione giusta per denunciare alla “platea di prestigio di circa 300 persone” lo scandalo del bombolone. Certo bisogna volerlo denunciare. Non una parola invece il sindaco ha detto in proposito. Mia convinzione è che anziché denunciare, voglia sottacere !!
    (boscolo)

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  2. MERCATO ITTICO ALL’ISOLA DELL’ALEGHERO

    È vero quello che dice il sindaco che nella delibera di giunta 136/2013 veniva individuata l’isola dell’Aleghero per la collocazione definitiva del mercato ittico all'ingrosso. Però dati i lunghi tempi che serviranno per la sua realizzazione, la stessa delibera diceva di spostarlo provvisoriamente su dei capannoni già realizzati all’interno del porto di Val da Rio.

    Il sindaco e ASPO dicono che sarebbe un’inutile spesa e che si sottrarrebbero aree al porto, utili e funzionali alla sua attività ??
    Può essere vero e condivisibile questo punto di vista. Bisogna però essere chiari e dire che il nuovo mercato ittico, se lo si vuole realizzare nell’isola dell’Aleghero, lo vedranno i nostri nipoti. Non bisogna illudere la cittadinanza sui tempi e le risorse che serviranno per la sua realizzazione !! (boscolo)

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