venerdì 24 agosto 2012

INTERVENTO NOTTURNO IN DIGA

Intervento notturno in diga a sottomarina un uomo di circa sessanta anni infortunatosi sugli scogli della diga è stato soccorso dall'ambulanza del 118. fortunatamente senza gravi conseguenze,un piede in fallo con il buio una bella botta e un dolore che poteva far presumere qualche conseguenza più grave hanno convinto le persone che lo accompagnavano a chiedere soccorso, ma dopo il ricovero al pronto soccorso non sono emersi problemi particolari tanto che il poverino è potuto tornare a casa con le sue gambe.
la Giga ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "INTERVENTO NOTTURNO IN DIGA": Proprio per questa ragione e per la natura della diga come infrastruttura portuale, esiste da sempre il divieto di accesso alla diga foranea. Non vi sono barriere di sicurezza, ringhiere, segnalazioni dei fori o luci notturne, quindi è molto insicura per i pedoni; è stata pensata per non essere attraversata dai "non addetti ai lavori". In verità il cartello che segnala la non pedonalizzazione della diga c'era, ma dopo poco che veniva ripetutamente ripristinato, chissà per quale misteriosa ragione, scompariva...tranciato e gettato a mare. Così oggi oltre ai pedoni, viaggiano bici, passeggini, disabili in carrozzina (è stata fatta pure una rampa, pensate all'assurdità della cosa), sfrecciano bici elettriche e motorini, in pieno giorno facendo lo slalom tra la folla o col buio pesto di notte. Vi sono state costruite le "balanse o altalieve" per alcuni pescatori, alcune delle quali sono pure utilizzate come ristorante/ittiturismo, c'è un bar raggiungibile dalla diga, mentre dovrebbe esserlo solo dalla spiaggia. Il problema è che se qualcuno si fa male, i mezzi di soccorso non posso transitarvi (è il caso di una signora che una decina di anni fa è precipitata dentro la barriera frangiflutto in punta della diga...è stato un grosso problema soccorrerla, perchè si era fratturata una gamba e non riusciva ad uscire). Quando si infrangono le leggi, le responsabilità degli incidenti che ne derivano ricadono solo su stessi...mentre dovrebbero ricadere su chi predispone casette, accessi e servizi ristorazione in un luogo in cui le persone non dovrebbero starci.

1 commento:

  1. Proprio per questa ragione e per la natura della diga come infrastruttura portuale, esiste da sempre il divieto di accesso alla diga foranea.
    Non vi sono barriere di sicurezza, ringhiere, segnalazioni dei fori o luci notturne, quindi è molto insicura per i pedoni; è stata pensata per non essere attraversata dai "non addetti ai lavori".
    In verità il cartello che segnala la non pedonalizzazione della diga c'era, ma dopo poco che veniva ripetutamente ripristinato, chissà per quale misteriosa ragione, scompariva...tranciato e gettato a mare.
    Così oggi oltre ai pedoni, viaggiano bici, passeggini, disabili in carrozzina (è stata fatta pure una rampa, pensate all'assurdità della cosa), sfrecciano bici elettriche e motorini, in pieno giorno facendo lo slalom tra la folla o col buio pesto di notte. Vi sono state costruite le "balanse o altalieve" per alcuni pescatori, alcune delle quali sono pure utilizzate come ristorante/ittiturismo, c'è un bar raggiungibile dalla diga, mentre dovrebbe esserlo solo dalla spiaggia. Il problema è che se qualcuno si fa male, i mezzi di soccorso non posso transitarvi (è il caso di una signora che una decina di anni fa è precipitata dentro la barriera frangiflutto in punta della diga...è stato un grosso problema soccorrerla, perchè si era fratturata una gamba e non riusciva ad uscire).
    Quando si infrangono le leggi, le responsabilità degli incidenti che ne derivano ricadono solo su stessi...mentre dovrebbero ricadere su chi predispone casette, accessi e servizi ristorazione in un luogo in cui le persone non dovrebbero starci.

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