lunedì 29 aprile 2013

HA CHIUSO IL DISTRIBUTORE AGIP di BORGO SAN GIOVANNI



 Ormai sarà più di un mese che il distributore AGIP di borgo San Giovanni è chiuso,ovviamente dopo qualche settimana il sospetto che non si trattava di un periodo di riposo è venuto un po' a tutti, oggi, purtroppo, abbiamo avuto la conferma che la famiglia Ballarin che lo gestiva da tanti anni ha preferito non rinnovare il contratto. Non è che ci voglia tanto a capire perché: il crollo delle vendite di carburante, qualche tempo fa su un gruppo locale su facebook la figlia di un noto albergatore di sottomarina avvertiva che per chi utilizzava la carta di credito per rifornimenti superiori ai 100 euro di porre attenzione alle commissioni...suscitò l'ilarità del gruppo in quanto praticamente TUTTI al MASSIMO si riforniscono per importi SOTTO i 15 euro. Anche la NUOVA VENEZIA di qualche settimana fa riportava che anche il distributore storico di Venezia, quello situato immediatamente prima del ponte della libertà, chiudeva in quanto gli introiti per la vendita del carburante a mala pena coprivano le spese dell'affitto (QUATTROMILA euro al mese) aggiungici bollette, commercialista e varie...meglio chiudere. Senz'altro sarà la stessa situazione, c'è da chiedersi MA in una situazione di crisi come questa, dove ANCHE le amministrazioni pubbliche DIMINUISCONO gli affitti è possibile che i privati non lo capiscano? Quante attività stanno chiudendo perché non ce la fanno più e uno dei costi più pesanti è proprio quello dell'affitto....
  Chissà cosa deciderà di fare la compagnia? Chiusura definitiva o si deciderà ad abbassare l'affitto dell'impianto?

7 commenti:

  1. Ma del Q8 in viale Mediterraneo quando ha chiuso non hai scritto nulla, ti sta a cuore l'Agip?
    Siamo pieni al bollo di distributori in Italia, e dovremmo piangere perchè ne chiude uno a Chioggia?
    Che perdita grave!!
    Andrea.........svegliati siamo nell'anno 2013 non nel 1013!!

    ps: che notizia da prima pagina.

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  2. Il blog, al momento, è configurato con una serie di sotto-blog, chioggia azzurra è il blog che funge da prima pagina tutti gli altri sono in pratica sotto pagine, puoi verificarlo dai link che vedi subito sotto la testata:home pagina, i fatti del mese, pagina della pesca e via dicendo...questa notizia quindi, come puoi accertarti, non è stata messa in prima pagina e comunque è stata visualizzata ( in questo momento) e da quando è stata pubblicata ieri: 1150 e rotte volte sulla pagina fb di chioggia azzurra e oltre 500 volte sul blog ( gli accessi del blog e di fb non sono totalmente coincidenti) quindi presume che sia stata vista non meno di 1300 volte...ripeto sempre in questo momento, per dirti alle 8.29 c'erano ALTRE 19 persone sulla pagina del blog...QUINDI considerato che la NUOVA VENEZIA venderà ( forse) nei giorni top 800 copie...MI SEMBRA che la notizia abbia avuto una DISCRETA ATTENZIONE. Detto questo mi stupisco della tua indifferenza alla chiusura dell'ennesimo posto di lavoro ( posti di lavoro) c'erano tre famiglie che bene o male ci campavano....PER ME, anche se chiude un'edicola, un bar, una qualsiasi attività mi fa trasalire prima di tutto perché sono legato alla mia città e mi dispiace molto assistere a questo continuo stillicidio in seconda battuta perché sono dell'idea che ne siamo TUTTI coinvolti, TUTTI anche chi è benestante oppure chi ha un lavoro sicuro come dipendente comunale piuttosto che pubblico. Tornando al distributore a cui ti riferisci...non me ne sono proprio accorto, mi è sfuggito completamente. Ti ringrazio comunque del tuo intervento spero che la mia risposta ti dia anche degli spunti da conservare.

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  3. Ottima risposta a ( tolto) di turno (delle 12.54)

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    1. Abbiamo preferito togliere del tutto l'aggettivo che avevi inserito, probabilmente la persona che ha scritto il primo commento è giovane e si è espresso in modo un pochino superficiale sono convinto che era in buonafede.

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  4. Andrea se la mettiamo nel problema umano posso anche concordare, ma la realtà è questa, conosco un gestore di un distributore, pertanto solo una famiglia che ci vive con il medesimo e fa fatica ad arrivare a fine mese, figurarsi se erano tre nuclei che ci vivevano con quella attività.
    I distributori sono troppi, tantissimi, ora c'è la crisi e i ricavi e relativi margini sono sempre più ristretti, è come mangiare un piatto di pasta in cinque, resti con la fame!

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    1. Il problema è che per questi onesti lavoratori (e per tutti i titolari di partita iva) non esiste cassa integrazione e non esiste indennità di disoccupazione! In pratica non esiste alcun tipo di ammortizzatore sociale contrariamente a quanto succede per altre categorie IPERprotette.
      Dove sono i sindacalisti che blaterano da mattina a sera in questi casi?
      Silenzio totale.
      Con quali soldi verranno pagati stipendi statali e pensioni quando la maggioranza delle attività avrà chiuso?
      Me vien da ridare...
      In Spagna e Grecia stanno licenziando statali a manetta.
      W la Grecia, W la Spagna!

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  5. Lavoro da molti anni nel settore chimico e posso confermare che l'azienda a partecipazione statale del cane a sei zampe è una vera associazione a delinquere,hanno chiuso importanti cicli industriali facendo perdere migliaia di posti di lavoro e ricchezza al nostro paese,il loro business è l'estrazione del petrolio e del metano in medio oriente o nell'ex unione sovietica,fanno utili da paura (guardate il loro sito)ma in Italia non investono un euro!
    Piena solidarietà al gestore Ballarin,con ENI non si tratta sono aguzzini! andar contro di loro è impossibile nessuno osa cambiare le loro politiche,nemmeno il governo che pur essendo azionista di maggioranza si genoflette alle pretese di sua maestà Scaroni,il quale si gode il suo stipendio di ben 6,4 milioni di euro annui alla faccia di dipendenti,gestori o imprese terze.

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