sabato 30 giugno 2012
In merito alla soppressione del Tribunale di Chioggia.
In merito alla soppressione del Tribunale di Chioggia.
Per chi non lo sapesse, recentemente è stata decisa e annunciata la chiusura di numerosi uffici giudiziari e del Tribunale di Chioggia che verrebbe accorpato al Tribunale di Venezia.
Tale notizia ha colpito profondamente gli addetti ai lavori in quanto è stata presa dal governo arbitrariamente e senza in nessun modo confrontarsi con le rappresentanze delle varie categorie ma è passata praticamente in sordina tra la rimanente cittadinanza.
L’esecutivo, ha preso l’importante decisione di chiudere molti Tribunali e sedi “distaccate” al fine di ridurre i costi vivi della macchina della giustizia, senza considerare l’effettiva funzionalità degli stessi e il servizio reso all’intera collettività.
Il Tribunale di Chioggia, rappresenta nella realtà delle cose un presidio territorialmente ben definito che copre le esigenze di un’intera area geografica che è quella circoscritta dal territorio comunale ma che comprende anche Cavarzare e Cona.
Quello che deve essere chiaro è che, la chiusura del nostro Tribunale non è solo un problema di avvocati e di dipendenti pubblici ma, è una questione che riguarda, prima di tutto, l’intera popolazione che si troverà a doversi recare per ogni necessità giuridica a Venezia con aggravio di costi e perdita consistente di tempo.
Come premesso, la decisione è stata presa con il fine lodevole di ridurre la spesa pubblica, tuttavia, quello che non è stato capito è che, così facendo si pregiudica l'offerta del “servizio” giustizia e si penalizzano i cittadini reali fruitori del servizio.
Ancora una volta ci viene tristemente imposto un provvedimento palesemente contro gli interessi dei cittadini, che viene realizzato in nome di un falso “efficientismo” o della razionalizzazione delle risorse.
La notizia della chiusura del Tribunale passa nel silenzio assoluto di una “politica” che costantemente fa parlare di sé ma che, ancora una volta si è dimostrata essere lontana anni luce dal popolo e dalle sue esigenze.
Pensare che un efficiente, attuale ed economicamente utile riorganizzazione giudiziaria si possa attuare solo ed esclusivamente attraverso i tagli e la soppressione di alcuni Tribunali è una mera utopia.
Piuttosto, si dovrebbe pensare alla ridistribuzione sul territorio del carico di lavoro dei singoli uffici, con attribuzione a questi di porzione di territorio dei circondari limitrofi, creando conseguentemente strutture il più omogenee in termini di territorio, popolazione e organici e a realizzare delle vere e proprie riforme strutturali del settore giustizia.
La domanda che mi pongo è semplice: perchè si continua a legiferare in modo inappropriato e senza alcuna organicità sul sistema giustizia, sulla spinta di logiche emergenzialiste?
Prima di cercare soluzioni, bisogna considerare la giustizia come un servizio essenziale, soprattutto in aree vaste e decentrate, servizio che deve arrivare ai cittadini e non il contrario e che, i Tribunali situati nei capoluoghi di provincia, tutti fortemente decentrati rispetto ai loro vasti territori, comporteranno un evidente aumento dei costi e delle spese dovuti alle trasferte per le lunghe distanze cui saranno obbligati cittadini e operatori del settore.
Non c’è niente da obbiettare sulla lotta allo spreco, questa deve essere garantita e portata avanti con le più disparate iniziative ma sempre, con il fine primario di garantire ai cittadini un servizio d’eccellenza.
Perciò, mi spiace dire che anche questa volta, la politica dei tagli indiscriminati ci ha fatto perdere una possibilità importante di riordino della giustizia e che quello di adesso, sarà un tentativo estremo e inutile di riorganizzare un settore già profondamente in affanno.
Per il momento, in attesa della chiusura definitiva, l’Assemblea dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, ha proclamato l’astensione dalle udienze civili, penali, amministrative, contabili e tributarie e dalle altre attività giudiziarie per il giorno 5 luglio 2012 con la speranza di portare il Governo ad un ripensamento.
Si fa presente infine la lodevole protesta dei sindaci friulani contro la chiusura dei tribunali a Tolmezzo e a Palmanova.
Per esprimere il loro profondo dissenso nei confronti della chiusura dei loro tribunali infatti, una settantina di sindaci questo sabato 30 giugno riconsegneranno la fascia tricolore nel corso di una manifestazione che culminerà davanti alla sede della Prefettura di Udine.
Avv. Alfredo Nordio
martedì 26 giugno 2012
NAVE PASSEGGERI AL TERMINAL DEI SALONI
venerdì 22 giugno 2012
domenica 17 giugno 2012
SGARBI A CHIOGGIA: FONDO IL PARTITO DELLA RIVOLUZIONE

mercoledì 13 giugno 2012
IL COMUNE ORDINA IL DIVIETO di SOMMINISTRAZIONE BEVANDE ai gestori della PISCINA COMUNALE
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L'entrata della piscina comunale gestita da un'associazione |
un commento da fb, troppo simpatico da non riprendere Gimmj Horn Crosara: Vien da pensare che questa gestione stia sui "MARONI" a qualcuno? Nooooo sono troppo malizioso........suvvia dopotutto sono dei bravi "TOSI"........
lunedì 11 giugno 2012
INCONTRO SUL NUOVO PIANO SOCIO SANITARIO
Il consigliere regionale LEO PADRIN presidente della commissione sanità |
VIDEO ( QUASI) INTEGRALE DEGLI INTERVENTI DI VENERDI'
IN PREPARAZIONE VERSIONE BREVE
IL PENSIERO DEL CONSIGLIERE REGIONALE LUCIO TIOZZO
venerdì 8 giugno 2012
DEPRESSO COSTRINGE LA FORZA PUBBLICA AL RICOVERO COATTO
mercoledì 6 giugno 2012
CONTINUANO LE OPERE DI BANCHINAMENTO DEL PORTO DI CHIOGGIA

sabato 2 giugno 2012
BARRIERE ANTI CUNEO SALINO ALLA FOCE DEL BRENTA
01 giugno 2012
Ambiente: Tiozzo (PD), barriere anti cuneo salino alla foce del Brenta
(Arv) Venezia 1 giu. 2012 - "Le barriere anti-cuneo salino ed il ponte di collegamento Chioggia-Cà Lino-Isola Verde vanno collocati in prossimità della foce della Brenta, come fin dalla prima ora il centrosinistra aveva proposto. E' una decisione da prendere velocemente, per non correre il rischio di perdere i finanziamenti del ministero dell'Agricoltura". La proposta è del consigliere regionale del Pd, Lucio Tiozzo, che entra nel merito del dibattito riguardante la realizzazione di questo progetto in discussione da alcuni anni. "L'idea di spostare il posizionamento delle opere di difesa e del ponte - precisa Lucio Tiozzo- è stata della Giunta comunale di Romano Tiozzo. Proprio per questo trovo del tutto fuori luogo l'atteggiamento di Lega e PdL che oggi, di fronte alle lamentele delle categorie economiche che chiedono di avviare i lavori, giocano la parte dei paladini dimenticando che sono loro stessi la causa di questo impasse". L'esponente democratico chioggiotto ricorda come "il ministero dell'Agricoltura, dopo la richiesta partita nel 2007 dall'amministrazione comunale di centrosinistra e dal Consorzio di Bonifica, aveva messo in breve tempo a disposizione 10 milioni di euro. Ora però questi soldi, che assieme alla parte di finanziamento regionale e comunale consentirebbero di realizzare contestualmente anche il ponte, rischiano di essere perduti se non vengono decise le modalità dei lavori". "E' chiaro - afferma ancora l'esponente del Pd - che per rispondere alle esigenze degli agricoltori, diventa indispensabile collocare le barriere anti-cuneo salino vicino alla foce. Sarebbe inutile posizionarle, come volevano Lega e PdL, oltre un chilometro più indietro, vicino all'attuale ponte sulla Romea. In questo modo infatti le acque salate contaminerebbero comunque un lungo tratto di fiume, con danni pesanti per l'economia agricola. Al tempo stesso sarà possibile non penalizzare la nautica da diporto esistente e quella che si potrà sviluppare. Infatti è possibile progettare il ponte di collegamento con Cà Lino e Isola Verde ad una altezza sufficiente per garantire il transito delle imbarcazioni". Tiozzo sottolinea, in conclusione, proprio l'importanza di questa "infrastruttura che permetterebbe di creare un unico grande litorale, fino a Rosolina, collegato da un sistema di ponti. Si tratta di un'opportunità per il turismo balneare di questa zona che non va assolutamente persa. Bisogna dunque decidere presto e bene".
venerdì 1 giugno 2012
MI HANNO DISABILITATO IL PROFILO SU FB
Questa mattina ho scoperto che il mio profilo personale andrea comparato è stato disabilitato da facebook in quanto, mi sembra di capire, mi contestano che il profilo è falso. Ovviamente è lo scherzetto di qualche " amico" mi sto muovendo per farlo riattivare, so che esiste una procedura con la quale gli amici stessi possono chiedere a facebook la riattivazione, sto cercando di capire come si fa. Stranamente la pagina fb chioggia azzurra è attiva, chi volesse aiutarmi può intanto chiedere l'amicizia sul profilo di mia moglie ELENA BALLARIN e magari dare il MI PIACE sulla pagina di CHIOGGIA AZZURRA.
Come avremo maggiori novità vi informerò.
ringrazio anticipatamente chi vorrà aiutarmi
ciao a tutti Andrea Comparato
aggiornamento
ho inviato copia di un documento all'assistenza però mi è arrivata una mail, peraltro dopo pochi secondi, in cui mi dicono che non riabiliteranno il profilo e inseriscono una serie di motivazioni tutte infondate dal profilo falso, a contattare gli stranieri per motivi poco chiari....sto cercando la procedura che aveva applicato il giornale.
pubblico la mail di risposta del team facebook
Il tuo account è stato disabilitato poiché violava le Condizioni di Facebook. Facebook è una comunità in cui le persone si connettono con gli amici e condividono elementi con loro usando i propri dati reali. In base alle nostre normative, il tuo profilo:
* deve contenere il tuo nome e cognome reali e la tua data di nascita reale.
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* non può essere usato per contattare stranieri al fine di concludere affari o combinare appuntamenti.
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Quando rileviamo violazioni sul sito agiamo secondo le nostre normative. Se esistono altri account non autentici sul sito, è solo perché non sono stati ancora rimossi.
ultimo aggiornamento: alle 17 circa, ho riprovato a ricollegarmi e ho scoperto che mi hanno riattivato il profilo, al momento non ho avuto nessuna risposta cmq tantissimi hanno inviato una mail a fb assicurando che il mio profilo era reale, un'amica mi ha anche scritto una mail in inglese che abbiamo inviato direttamente a appeals@facebook.com....
ringrazio tutti per la solidarietà, un saluto a tutti e scusate se vi ho fatto perdere del tempo ma effettivamente per il sottoscritto non era una cosa da poco.
saluti a tutti
andrea comparato
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