GIOVANI DEL PD…SVEGLIA!

In questi giorni, leggendo gli editoriali dei principali quotidiani, e sentendo gli umori che si registrano nei vari partiti, mi son detto che qui a Chioggia siamo davvero fortunati. Tutti chiedono che ci sia un forte cambiamento in politica e che i giovani prendano il posto di politici che ormai hanno fatto il loro tempo. Alla luce dei risultati elettorali dello scorso Maggio possiamo ben dire a tutti coloro che pretendono di vedere giovani in politica di fare un salto in laguna per vedere l’esperienza del laboratorio del centro-sinistra vista la ventata di cambiamento che c’è stata in città. Ne rimarrebbero, tuttavia, fortemente delusi!!!.




A distanza di un anno ciò che mi è rimasto della politica dei giovani del Pd a Chioggia è soltanto il rigore manifestato durante i consigli comunali per richiedere il rispetto temporale degli interventi. Per il resto faccio fatica a ricordare altro: invito qualche lettore ad aiutarmi! Fatico, anche, a ricordare il nome dei consiglieri comunali, provenienti dall’ala giovanile del Pd, consiglieri che hanno latitato parecchio la carta stampata: interrogazioni, interventi e prese di posizione soprattutto!!! Lecito chiedersi il motivo di tale modo di intendere la politica. Cari giovani, siete stati eletti dal popolo, si presume dai giovani della città, per portare avanti le istanze del mondo giovanile, per manifestare il dissenso verso la situazione attuale, per portare un po’ di rabbia e indignazione all’interno del consiglio comunale vista la situazione occupazionale in Italia del mondo giovanile. Niente di tutto questo. Più che di elezione mi sembra che possiamo ben parlare di investitura, sì proprio di investitura feudale. Nel Medioevo accadeva che il signore di turno nominasse dei suoi vassalli che dopo la cerimonia di investitura dovevano sottostare al volere dello stesso signore. A me sembra che all’interno del Pd locale non siamo tanto distanti da questa tendenza. Un signorotto locale investe sui giovani, manifestando, a parole, una volontà di cambiamento di cui per ora non c’è alcuna traccia. E’ questa la politica giovanile di cui abbiamo bisogno. Non basta ringiovanire dal punto di vista anagrafico il consiglio se gli stessi giovani poi hanno un modo senescente di intendere la politica. La città è in attesa di un cambiamento, di una “piccola ribellione” che proprio da voi, giovani consiglieri del Pd deve partire!
Franco Fabris