venerdì 22 gennaio 2016

Gli araldisti Aldrighetti e Parrino autori dello stemma del nuovo vescovo di ADRIA-ROVIGO.

Sabato 20 febbraio, verrà consacrato a Vicenza dal card. Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità, mons. Pierantonio Pavanello, nominato lo scorso mercoledì 23 dicembre, vescovo di Adria- Rovigo, da papa Francesco. Domenica 6 Marzo - IV di Quaresima - prenderà, invece, possesso della cattedra episcopale di Adria. Il novello presule è nato a Bassano del Grappa (Vi) il 20 maggio 1955. Dopo aver conseguito la maturità classica, ha frequentato per un biennio la Facoltà di Giurisprudenza di Padova. Accolto nel Seminario diocesano di Vicenza, è stato poi ordinato sacerdote il 16 maggio 1982. Ha proseguito gli studi a Roma dove nel 1993 ha acquisito il Dottorato in Diritto canonico presso la Pontificia Università Gregoriana. Dopo l’ordinazione sacerdotale ha ricoperto numerosi incarichi, tra i quali ricordiamo quelli di vicario giudiziale aggiunto del Tribunale ecclesiastico regionale del Triveneto e di cancelliere vescovile. Lo stemma (vedi foto) assunto dal novello presule carica le figure araldiche della torre, della stella, di una gemella, di una croce che si tramuta in bilancia e di due anelli nuziali, mentre, per motto, porta la frase del Vangelo di Giovanni (15,12), “come io ho amato voi”. La torre richiama le figure araldiche presenti negli scudi civici di Bassano del Grappa - città natale del presule - e di Adria - sede episcopale primigena della sua diocesi - oltre a ricordare i titoli mariani della litanie lauretane Torre di Davide e Torre d’avorio. La stella del mattino gli richiama, invece, Maria, che sempre lo ha accompagnato con pazienza ed affetto, come una buona mamma. La stella ottagona, simboleggia, altresì, le otto beatitudini evangeliche. La “gemella” - termine araldico che si rappresenta con due strisce parallele, a forma di onde marine basse - simboleggia i fiumi Adige e Po che intersecano il territorio della diocesi di Adria-Rovigo. La croce, richiama, invece, al novello presule che al centro della vita di ogni ministro ordinato e della sua stessa vita c’è Cristo, mentre la bilancia ricorda la specializzazione in diritto canonico e per molti anni l’esercizio dell'ufficio di giudice nel Tribunale Ecclesiastico, del novello presule. Le fedi nuziali, infine, simboleggiano il ministero appassionato di mons. Pavanello, dedicato a seguire gruppi di giovani sposi e di famiglie; ora, con l’auspicio di portare nella Chiesa di Adria-Rovigo, uno stile “sponsale”. La blasonatura e l’esegesi sono dell’araldista Giorgio Aldrighetti di Chioggia (Venezia) mentre l’altro collega, Enzo Parrino di Monterotondo (Roma), ha curato l’ideazione, con le miniature dello stemma a colori e a tratto. B.M.

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