sabato 9 febbraio 2013

SITUAZIONE SULLA FOCE DELL'ADIGE:UN DRAMMA

Siamo andati a fare un sopralluogo alla foce dell'Adige, purtroppo anche la parte più a sud del nostro litorale è stata particolarmente colpita dalle mareggiate, le dighe foranee non solo non sono riuscite a difendere la spiaggia, ma addirittura sembrerebbe che abbiano peggiorato la situazione della foce. Almeno questo è quanto ci dicono i componenti della famiglia Meo che hanno la memoria storica della foce dell'Adige, certamente, come loro stessi ammettono, la portata del fiume nel corso degli ultimi venti anni si è drasticamente ridotta però come è terminata la costruzione della grande diga foranea nord immediatamente si sono resi conto che la foce del fiume si è praticamente trasformata in una spiaggia. Dove prima c'era una profondità di ben quattro metri, oggi c'è una spiaggia, molto bella a vedersi che però a ridotto la navigabilità della darsena a ...ZERO,e non è una sciocchezza poter ripristinare la navigazione primo perché l'ente competente, il genio civile, centellina le autorizzazioni allo scavo e poi perché scavare costa decine di migliaia di euro e una volta scavato come arriva una mareggiata la situazione torna come prima. Alla preoccupazione delle mareggiate che minacciano di portarsi via non solo la spiaggia ma le stesse case e le loro attività si aggiunge un'altra minaccia non meno pericolosa...la TIA, queste famiglie per le loro attività: la darsena, il campeggio e la spiaggia pagano complessivamente CINQUANTAMILA euro di TIA...una cifra insopportabile che si va a sommare al costo delle concessioni demaniali che sono uguali, come importo, a quelle che pagano le attività economiche delle spiagge e dei campeggi di sottomarina, con una bella differenza però sia per il numero dei clienti che per forza di cose sono molto più numerosi a sottomarina che per i corrispettivi che i turisti-campeggiatori pagano. Una piazzola nel campeggio dei Meo costa poco più di mille euro all'anno, hanno una cinquantina di posti, si fa presto a capire in che difficile situazione si stanno dibattendo queste famiglie, gente onesta e lavoratrice che non vanno certo a chiedere contributi a nessuno. Sappiamo che la situazione non è facile per nessuno, per il grande problema della difesa del litorale e per il rimpascimento delle spiagge di sottomarina e isola verde i nostri rappresentanti regionali Carlo Alberto Tesserin e Lucio Tiozzo si sono sempre battuti, i Meo sanno ben che per la difesa delle spiagge la regione Veneto ha in programma di spendere molti milioni di euro ( vedi intervista d'archivio al presidente Tesserin) c'è però lo sconforto di assistere ad una spesa non indifferente che si accolla la regione quando ogni anno vengono rimpiazzate le palancole che " salvano" le acque di sottomarina da quelle inquinate dell'Adige. In pratica ogni anno si inizia a piantarle, anche per le condizioni meteo, nel pieno della stagione estiva e vengono ritolte prima che la stagione termini...un ciclo continuo. Il punto è, questa famiglie perderanno il lavoro perché il mare si porterà via tutto oppure perché le tasse saranno superiori ai guadagni e saranno costretti a chiudere???

1 commento:

  1. Forse se si fossero lasciate le palancole (togliendole d'inverno)se si fosse lasciato il corso naturale le cose sarebbero state diverse chiedete come mai questo è sucesso
    O forse è vero che per l'interesse di pochi ora a pagare siamo tutti e proprio quelli che hanno spinto questo scempio ora sono i primi a lamentarsi

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